Melbourne. Gestore di due ristoranti italiani multato di 335mila dollari per sfruttamento del personale.
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MELBOURNEPUNTOIT.COM – The Italian NewsPaper of Melbourne –
Una famosa catena di ristoranti italiani in Franchising è recentemente entrata nelle cronache locali per aver visto il gestore di due suoi ristoranti in franchising ricevere un multa di 335.000 dollari australiani equivalenti a 230mila euro.
Rudy Chand il gestore di due ristoranti della catena La Porchetta locati nella zona sud est della cittá è stato condannato dalla Corte Federale al pagamento della multa per aver sottopagato 111 dipendenti per lo più giovanissimi nel periodo 2009 – 2012.
Durante quei quattro anni, i ragazzi che lavorano come personale di sala, kitchen hands e cuochi venivano pagati meno del minimo salariale di $16.87 per ora. Inoltre, una parte di loro era stata assunta con contratti non genuini di apprendistato e questo ha permesso alle due compagnie di proprieta’ del gestore di ricevere 45mila dollari in commonwealth benefits.
L’investigazione, portata a termine da Fair Work Ombudsman è nata a seguito di una denuncia del padre di un dipendente. Durante il processo si è inoltre appreso che i giovani dipendenti ricevevano una parte della loro paga in pizza e soft drink che consumavano durante il loro turno. A questo proposito il giudice John O’Sullivan della corte federale ha sentenziato che quest’ultima e’ di fatto: “una pratica che appartiene al medio evo”.
Sara Pantaleo in veste di CEO di la Porchetta Restaurants a conclusione del processo ha dichiarato alla stampa che: “la compagnia sta compiendo ogni sforzo possibile per supportare i loro titolari di franchsing nell’ottemperare ai requisiti richiesti dalla legislazione vigente e si scusa con i dipendenti di quei due locali che si sono trovati al centro di questa esperienza così negativa“. A questo proposito il giudice ha inoltre intimato al titolare Mr Chand di pagare immediatamente 79mila dollari di arretrati ai ragazzi coinvolti.
La portavoce del Fair Work Ombudsman, l’ente.che ha iniziato e concluso l’investigazione ha commentato la decisione del giudice di infliggere una penale pari a tre volte il valore degli stipendi non pagati come: “un messaggio forte di non tolleranza verso coloro che intendono sfruttare i lavoratori più giovani e vulnerabili”.
La Porchetta ha inoltre accettato il compliance deed proposto loro da Fair Work che resterà in vigore per tre anni a partire dalla conclusione del processo.
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