Melbourne. Barista Italiano contribuisce all’arresto di un presunto omicida.
MELBOURNEPUNTOIT.COM – The Italian NewsPaper of Melbourne –
Maurizio Brusco, manager e barista Italiano con origini calabresi del Caffé Crema a Bentleigh, un quartiere di Melbourne, non poteva credere ai suoi occhi nel momento in cui Mercoledí pomeriggio 27 aprile ha acceso la televisione nel suo bar per controllare le ultime notizie inerenti ad un tragico omicidio avvenuto il giorno prima a poche centinaia di metri dal suo bar.
Il giorno prima infatti, Violet Tamvakis, una donna di origine greche di 75 anni, era stata trovata dalla sorella brutalmente uccisa nella sua casa in London Street, poco distante dal bar di Maurizio. La polizia, arrivata in massa sul luogo del delitto, non aveva rilasciato dichiarazioni ma era stato immediatamente compreso nel quartiere che il figlio Socrates Tamvakis, di 44 anni con precedenti, poteva esser coinvolto. L’anziana madre, che ospitava il figlio nel granny flat e l’uomo erano usi discutere animatamente quotidianamente. L’omicio, aveva suscitato enorme stupore e preoccupazione nel quartiere e in tutta la città. I media cittadini presenti in massa sul luogo del delitto, hanno continuato a trasmettere collegamenti in diretta durante tutti i due giorni della vicenda.
La mattina del giorno dopo il tragico omicidio la polizia ha rilasciato un comunicato stampa con la foto di Mr Socrates, figlio della donna, in quanto persona ricercata dalla polizia per esser interrogata sui fatti e irriperibile dal momento dell’omicidio.
Nel momento stesso in cui, Maurizio Brusco, ha acceso la Tv del suo bar quel primo pomeriggio, il telegiornale stava appunto trasmettendo un servizio sull’omicidio con la foto del ricercato. In quello stesso istante Maurizio ha visto un cliente entrare nel suo bar, ha alzato gli occhi e ha subito realizzato che la persona che si era appena seduta ad un suo tavolino era proprio il ricercato.
– La prima cosa che mi é venuta d’istinto di fare é stata spengere immediatamente la televisione per evitare che lui vedesse cosa stavano trasmettendo – ha dicharato Maurizio. – Era tardo pomeriggio e nel locale c’erano una mamma con bimbo seduti vicino, un mio amico che stava prendendo un caffé al bancone e una ragazza del mio staff -.
Maurizio ha successivamente offerto il caffé al ricercato che aveva dicharato di non avere soldi dietro con se per poterlo pagare e poco dopo la signora con il bambino ha pagato ed é uscita dal locale.
– Nel frattempo col mio amico abbiamo ricontrollato la foto su un articolo di giornale con il telefono e quando eravamo sicuri che fosse lui abbiamo pensato a cosa fare – prosegue Maurizio.
– Il mio amico ha poi cominciato a parlare con lui di calcio e di arti marziali per distrarlo mentre io sono andato in cucina e ho chiamato un poliziotto della zona che é un mio cliente per comunicargli che la persona che stavano cercando era seduta qua al bar da me, – racconta Maurizio. – Lui mi ha chiesto se ero sicuro che fosse il ricercato e allora sono tornato in sala e da nascosto dietro la macchina del caffé ho scattato una foto e gliel’ho mandata -.
Mr Tamvakis non si é accorto di niente mentre continuava a sorseggiare il suo caffé. Maurizio Brusco, titolare del bar e il suo amico invece si guardavano a vicenda per capire cosa fare nel caso Mr Tamvakis fosse diventato aggressivo o avesse provato a scappare.
– La polizia ha impiegato pochi minuti ad arrivare, ma a me sono parsi un’eternità anche se mi sembrava di avere la situazione sotto controllo, – dice Maurizio. – Subito dopo una auto della polizia ha parcheggiato davanti al locale, due poliziotti sono entrati tranquillamente nel bar, si sono accostati al sospettato e gli hanno chiesto di favorire un documento di identità -.
Mr Tamvakis, che appariva adesso stanco e frastornato non ha opposto resistenza, é rimasto seduto e ha presentato i documenti a uno dei poliziotti.
– In quel momento stesso l’altro poliziotto ha comunicato qualcosa con la radio che hanno sulla spalla – racconta Maurizio, – e un attimo dopo sono arrivate una decina di auto e mezzi della polizia davanti al locale, hanno occupato tutta la strada, sono scesi e hanno chiuso la strada su entrambi i lati. I due che erano entrati l’hanno preso, lo hanno fatto uscire e l’hanno portato via, tutto molto rapidamente – conclude Maurizio.
Mr Tamvakis si trova adesso in regime di custodia per interrogatorio, mentre i funerali della povera madre deceduta non sono ancora stati fissati in quanto l’indagine é a oggi tuttora in corso.
Il giorno dopo l’arresto, l’atmosfera al Caffé Crema, piccolo bar di quartiere, é un misto di tristezza e sollievo per la fine della vicenda, alcuni clienti si complimentano con Maurizio per il modo in cui ha gestito la situazione. Giornali e televisioni hanno raccontato la storia degli eventi accaduti nel piccolo bar in maniera dettagliata la sera prima. Anche sui social network cittadini, molti si sono compliementati per il modo e il sangue freddo con cui Maurizio Brusco ha gestito la situazione. – Ha trattato l’accusato con decenza, si é preso cura dei clienti e dello staff ed é riuscito a chiamare la polizia. Potrebbe esser andata molto male se questa scena fosse accaduta da un’altra parte. Un trionfo della decenza – recita un commento.
– Una storia triste per la povera donna, e per tutto il quartiere, é una storia che ha scoinvolto tutti. E’ andata bene che é finita cosí senza ulteriori conseguenze. – conclude Maurizio. La sera un mazzo di fiori era appoggiato sul muretto della casa della vittima. (A.B.)
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