Il Puntoit sulla Serie A. E’ scudetto.

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Dopo la sconfitta col Sassuolo alla 10ma giornata di campionato sembrava che la Juventus avesse definitivamente rinunciato alla corsa scudetto dopo 4 anni di dominio assoluto: in quel momento i tifosi di mezza Italia sognavano il colpaccio da Napoli alla Roma giallorossa, da Firenze alla Milano nerazzurra. Poteva essere il campionato più bello degli ultimi 40 anni, nessuna delle squadre in testa convinceva fino in fondo e tutti speravamo in una lotta a 4/5 squadre fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Invece la Juventus da quel momento ha infilato 25 vittorie su 26 partite lasciando per strada solo due punti a Bologna. Un filotto da paura e il campionato era bello che finito già a febbraio dopo il goal di Zaza nello scontro diretto col Napoli che sanciva il sorpasso sulla squadra di Sarri.

Le avversarie sembrano ancora molto lontane e se la Juventus è riuscita a vincere nell’anno della rifondazione, dopo l’addio a Pirlo, Vidal e Tevez, prepariamoci ad assistere ad altri anni di monologhi bianconeri.

Napoli e Roma sono state le squadre che più seriamente hanno pensato di poter ambire al titolo ma i partenopei hanno pagato la scarsa esperienza di Sarri e l’isteria da vittima predestinata da cui si sono fatti prendere soprattutto nel girone di ritorno, mentre a Roma hanno pesato come macigni la fine del feeling fra Garcia e l’ambiente giallorosso e la gestione del caso Totti, che però nelle ultime domeniche con l’ingresso negli ultimi minuti ha dimostrato di potere ancora essere decisivo trascinando i compagni a due punti dal Napoli e da quel secondo posto che vale l’accesso diretto ai gironi di Champions.

L’Inter è stata a lungo in testa ed aveva illuso i suoi tifosi, ma con l’anno nuovo si è sciolta come neve al sole, dando ragione a chi non ha mai creduto nelle reali possibilità della banda Mancini e alla fine dovrà accontentarsi del quarto posto.
La Fiorentina di Paulo Sousa ha giocato alla grande due terzi di campionato soprattutto grazie al bel gioco del portoghese e alla grande vena realizzativa di Kalinic e di Ilicic, ma dopo il pareggio col Napoli qualcosa si è rotto nell’ingranaggio, forse proprio i rapporti tra l’allenatore e la presidenza in vista del prossimo anno e il quinto posto finale sarà una magra consolazione per i tifosi che potevano sperare in qualcosa di più.

Il Milan è forse la più grande delusione di questo campionato, nonostante abbia trovato in Donnarumma il portiere che potrà difendere i pali del Diavolo per i prossimi 20 anni e in Bacca il bomber in grado di fare la differenza. Ma per il resto è buio totale, la società sembra allo sbando e forse tutte le voci relative ad un ingresso dei cinesi pesano sulla squadra più del dovuto: adesso il Sassuolo è avanti e servirà un mezzo miracolo per agguantare il sesto posto utile per l’accesso all’Europa League senza essere costretti a vincere la Coppa Italia.

Proprio il Sassuolo è la più lieta sorpresa di questo campionato, insieme al Chievo e all’Empoli, campionato anonimo per la Lazio, che paga le continue contestazione dei tifosi a Lo Tito e una situazione ambientale paradossale con la curva sempre vuota e non certo per colpa dei tifosi.
Torino, Genoa, Bologna e Atalanta hanno fatto un campionato di alti e bassi ma hanno conquistato in netto anticipo la salvezza, alla Samp con 40 punti manca un punto per la matematica, l’Udinese a 38 si vede costretta a vincere a Bergamo per non doversi giocare tutto l’ultima domenica nello scontro diretto con il Carpi.

Palermo e Carpi a 35 punti possono arrivare a 41 con due vittorie ma per la salvezza probabilmente ne basteranno 39, con Frosinone quasi spacciato e Verona già retrocesso.
Le ultime due giornate ci daranno gli ultimi verdetti, buon finale di campionato a tutti.
(Fabio Petulicchio)

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