Art Benches Melbourne

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 Sono chiamate panchine artistiche o art benches, le si può trovare in giro per tutto il mondo: da Park  Guell a Barcellona, a Zurigo, durante la manifestazione di “bankart”, da quelle dal design moderno a Philadelphia fino a quelle dal sapore antico a Yokoama in Giappone. 

Le artistic public seated a Melbourne sono dislocate principalmente lungo Bruswick Street a Fitzroy, epicentro della cultura alternativa della città.

Finanziate da un progetto governativo nel 1992 fanno parte, insieme ad alcuni mosaici e originali sculture, di una serie di installazioni artistiche di strada.Sembrano invitare i passanti a sedersi, a prendere una pausa per godere della città così da viverla e apprezzarla anziché passarci solo attraverso.


Sono rappresentative del principio dell’ Applied Art che consiste nell’impiego del design e dell’estetica per la creazione di oggetti di uso quotidiano e a Fitzroy, più che da ogni altra parte della città, è possibile percepire questo modo naturale di esprimere l’arte, che spesso diventa parte integrante del contesto urbano.

Una delle panchine più rinomate, e anche la prima ad essere realizzata dall’artista italiano Giuseppe  Raneri, è “Spirit” in Victoria St, raffigurante un viso alato; Le altre due di cui lo stesso Raneri ha paternità’ sono intitolate “Sun” e “I love you” e dislocate rispettivamente in Brunswick St e all’angolo tra Victoria St. e Westgarth St.

Fu ispirandosi alle morbide linee di Antoni Gaudi e attingendo all’arte folkloristica italiana, che l’artista siciliano combinò armoniosamente i tasselli di ceramica colorata dai colori brillanti, per generare sulle sedute di queste panchine un simbolismo di immagini dallo stile naïf.
Vicino a Leinchester St. è presente un’altra panchina in legno e acciaio con decorazioni floreali, sul cui retro è possibile leggere le parole “Shine on me”. Questa è una dei tre pezzi create da Bronwyn Snow e anch’essi installati a Fitzroy nel 1992.
“Shine on Me” è collocata esattamente di fronte alla Fitzory Nursury e fu realizzata con l’intenzione di trasmettere energia positiva. Attraverso la panchina “Crane Fluffing its Feathers” Snow cercò di raffigurare la sorprendente meraviglia della natura, attraverso il battito d’ali di un uccello intento ad alzarsi in volo.
“Pine Cone Seat”,
infine, è la dimostrazione di come anche un semplice tronco d’albero possa tramutarsi in un oggetto di alta funzionalità e design.
La scopo di queste opere, dice Snow, era quello di coniugare bellezza, energia positiva con comfort e design, incor
aggiando il pensiero e la contemplazione.
E’ così che una semplice e comune panchina può trasformarsi in un invito ad abbracciare la creatività e a fruire dell’arte includendola nella vita di tutti i giorni. Ricordando inoltre ai passanti che di là dell’imperante principio del “ chi si ferma è perduto” piuttosto “perde tutto chi non si ferma mai”. La panchina può diventare anche metafora della vita, come nel romanzo di Sebaste, dove rappresenta un modo per uscire fuori dal mondo senza uscirne, il posto ideale per osservare ciò che accade. “ Da lì si contempla lo spettacolo del mondo e ci si da il tempo di perdere tempo.”(Alice Baroni)

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Source: Alice Baroni

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