Il puntoit sul campionato di Serie A – 36esima giornata –

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A due giornate dalla fine la lotta per la Champions si fa sempre più avvincente. La Roma (67) batte a fatica l’Udinese e mantiene il secondo posto rimontando con Nainggolan e Torosidis il vantaggio friulano di Perica. La Lazio (66) risponde con una vittoria sul difficile campo della Sampdoria (54) su cui soltanto la Juventus aveva raccolto tre punti. La Samp avrebbe meritato di vincere divorandosi con Obiang sul finire del primo tempo e con Eto’o a inizio ripresa due goal praticamente fatti: contro le grandi squadre è così, non fai goal quando ti concedono l’occasione e in un modo o nell’altro la paghi cara ed infatti i biancocelesti passano in vantaggio al primo tiro in porta su una mischia da corner in cui Gentiletti, al rientro dopo il lungo infortunio, è il più lesto a scaraventare la palla alle spalle di Viviano. Grandi proteste dei blucerchiati per un evidente fallo di Klose sul portiere e ci si chiede (per l’ennesima volta) a cosa servano i giudici di porta se non vedono i goal fantasma e queste trattenute clamorose.. Il Napoli (63) rimane in corsa battendo con grande fatica un coraggioso Cesena e deve ringraziare Gabbiadini e uno scatenato Mertens (autore di una doppietta) che trascina la squadra per tutta la partita. Per i romagnoli doppietta di Defrel che attira su di sé sempre più attenzioni in vista della prossima stagione. Per i partenopei un ringraziamento anche all’arbitro che non vede un rigore netto per il Cesena e adesso il destino degli azzurri è tutto nelle proprie mani: con sei punti nelle ultime due gare, alla luce del derby romano, la Champions sarebbe matematica ma bisogna prima vincere a Torino e poi giocarsi tutto nello spareggio dell’ultima giornata con la Lazio al San Paolo.

Non sarà facile perché la Juve non regalerà nulla, domandare all’Inter (52) di Mancini che si è vista superare per 2-1: per i nerazzurri adesso la corsa all’Europa League si fa complicata con un solo risultato utile nello scontro diretto di sabato a Marassi contro il Genoa. Non basta il goal iniziale di Icardi (che diventa implacabile quando incrocia la Juve) perché i bianconeri con una squadra piena di riserve ribalta il risultato prima con un rigore netto su Matri realizzato da Marchisio (e ci stava anche il rosso per Vidic) e poi con la zampata vincente di Morata. E se da una parte Handanovic, in profumo di partenza, regala il goal vittoria dall’altra Storari si dimostra insuperabile lanciando un forte segnale alla società che farebbe bene a puntare ancora su di lui come vice Buffon per la prossima stagione. La Fiorentina (58) nel posticipo blinda il quinto posto sbarazzandosi del Parma con un perentorio 3-0 che riporta serenità in casa viola dopo la delusione contro il Siviglia. Di Gonzalo, Gilardino e Salah le reti che, salvo soprese, regalano l’Europa ai viola. Al sesto posto è adesso il Genoa (56) di Gasperini che vince facile a Bergamo dopo essere passato in svantaggio per un rigore regalato da Burdisso e trasformato dall’ex Pinilla. Pavoletti pareggia con un perentorio e preciso colpo di testa, i bergamaschi reclamano un secondo rigore (che sembrava esserci) poi nella ripresa Bertolacci si inventa un goal da fuoriclasse e in contropiede Iago (13 goal per lui) chiude la partita con due reti di pregevole fattura. Festeggia il popolo rossoblù e festeggia Gasperini perché il sorpasso alla Sampdoria, vero obiettivo stagionale, è completato. Peccato che la mancata concessione della licenza Uefa rischia di trasformare una stagione trionfale nell’ennesima beffa con i cugini pronti a rinnovare i passaporti nel caso i ricorsi del presidente Preziosi non venissero accolti.

La matematica condanna anche il Cagliari che perde uno a zero in casa col Palermo e raggiunge Cesena e Parma in serie B. Nelle altre partite vittoria del Verona sull’Empoli per 2-1, doppio Maxi Lopez per il Torino contro il Chievo e 3-2 del Sassuolo al Milan con Berardi autore di una tripletta e rossoneri che finiscono in 9. il conto alla rovescia per la prossima decisiva giornata ha inizio. Buon campionato a tutti. (Fabio Petulicchio)

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Source: Fabio Petulicchio

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