Il puntoit sul campionato di Serie A – 34esima giornata –
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E venne il giorno di Allegri e della Juventus (79) che vincendo a Marassi con la Sampdoria (51) mette il sigillo al 31mo scudetto, uno scudetto vinto con grande merito e senza troppa fatica, considerando la pochezza degli avversari. La Roma non è neanche lontana parente della squadra dello scorso anno, la Lazio e il Napoli alternano prestazioni stellari a scivoloni clamorosi, Fiorentina limitata dai troppi infortuni in attacco, le genovesi troppo acerbe per poter ambire a certi traguardi e le milanesi disastrose e da rifondare se vorranno essere competitive il prossimo campionato.
La lotta per i posti Champions vede il sorpasso della Roma (64) sui cugini della Lazio (63). Per i giallorossi bella vittoria contro il Genoa, che era forse la squadra più in forma. Due a zero perentorio con poche occasioni lasciate agli avversari e Perin miglior uomo in campo, secondo goal in tre giorni per Doumbia passato da oggetto misterioso a possibile eroe del rush finale e per Florenzi dopo sessanta metri di corsa palla al piede. Solo un punto per la Lazio a Bergamo contro un’Atalanta (33) che cercava la vittoria salvezza, in una partita ricca di occasioni da entrambe le parti con uno strepitoso Marchetti a salvare almeno quattro occasioni clamorose ed il solito Keita che spreca malamente un paio di palle che bastava spingere in rete. Dell’ex Biava e di Parolo i goal che decidono la partita. Resta agganciato al treno Champions il Napoli (59) che non spreca l’occasione di ospitare all’Olimpico il disastrato Milan di questi ultimi tempi. Espulsione record di De Sciglio dopo due minuti (primato assoluto di tutti i tempi per il massimo campionato), i rossoneri resistono per 70 minuti prima di arrendersi ai colpi di Hamsik, Higuain e Gabbiadini.
Giochi apertissimi per la corsa all’Europa League: a guidare il trenino delle pretendenti questa settimana è la Fiorentina (52) che si sbarazza facilmente del Cesena con un tre a uno che scaccia i fantasmi delle precedenti uscite casalinghe con Verona e Cagliari. Doppietta di Ilicic e goal del redivivo Gilardino e fiducia ritrovata soprattutto in vista della semifinale con il Siviglia. La Samp (51) adesso è sesta ma con appena tre punti nelle ultime sei partite serve un’inversione di tendenza per uscire da questa crisi più di risultati che di gioco, con il grosso problema dell’assenza di un centravanti vero in grado di finalizzare la mole di occasioni create. Opportunità di sorpasso sprecata per il Genoa (50) che non riesce a bissare il successo di San Siro ed esce con zero punti dall’Olimpico. Male l’Inter (49) che non va oltre lo zero a zero con il sempre più sorprendente Chievo e il Torino (48) che perde in casa con il frizzante Empoli di Mister Sarri: al di là del clamoroso autogoal di Padelli che decide la partita ad impressionare è il bel gioco dei toscani, difesa solida, mai una palla buttata via, tocchi di prima e ripartenze veloci e chissà dove sarebbe potuta arrivare questa squadra con un paio di punte di valore, senza nulla togliere al grandissimo campionato del 36enne Maccarone.
Il Cagliari (27) cala il poker con il Parma e riaccende qualche timida speranza di salvezza che adesso è lontana sei punti, tantissimi a quattro giornate dalla fine, ma finché la matematica lascia una possibilità… Discorso ormai chiuso per il Cesena che a 24 punti dovrebbe sperare in un vero e proprio miracolo sportivo. Nelle altre partite pareggio senza reti tra Sassuolo e Palermo e vittoria di misura dell’Udinese a Verona con Totò di Natale che stacca Roberto Baggio e si lancia all’inseguimento di Altafini.
Il prossimo turno ci regalerà un incrocio pericoloso Roma-Milano con la Roma a San Siro contro il Milan e l’Inter ospite della Lazio all’Olimpico. Per la Fiorentina trasferta ad Empoli, la Samp va ad Udine mentre Genoa e Torino si sfideranno a Marassi in un incontro che profuma di spareggio. Chi la spunterà nella volata finale per l’Europa? Buon campionato a tutti. (Fabio Petulicchio)
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