Il puntoit sul campionato di Serie A – 35esima giornata –

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La Juventus (80) festeggia allo Stadium il 31esimo scudetto con una formazione ampiamente rimaneggiata in vista della partita del Bernabeu e regala un punto al Cagliari (28) che pareggia con Rossettini il goal iniziale del ritrovato Pogba, sfiorando con Sau la clamorosa vittoria nei minuti finali. La vittoria dell’Atalanta (36) per 3-2 a Palermo però chiude di fatto il discorso salvezza dal momento che ai bergamaschi basterà un punto nelle prossime tre gare in virtù delle due vittorie negli scontri diretti. Saluta la serie A dopo una sola stagione il Cesena che dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per due a zero si fa rimontare e battere in casa dal Sassuolo in goal con Zaza, Taider e Missiroli.

In chiave Champions League il Napoli (60) guadagna un punto sulle romane proprio nel giorno in cui si fa fermare sul 2-2 al Tardini dall’encomiabile squadra di Donadoni, orgogliosa e per niente disposta a fare regali. Passo falso della Roma (64) che si fa battere da un Milan orgoglioso che vuole dimostrare al suo pubblico di non meritare la contestazione delle ultime partite. Decisivo il goal dell’ex Destro, troppo frettolosamente lasciato partire proprio in un’annata in cui le sue doti di centravanti puro avrebbero fatto davvero comodo a Garcia. E a proposito di ex il profeta Hernanez, dopo l’iniziale vantaggio di Candreva e un paio di salvataggi miracolosi di Handanovic e Ranocchia, condanna la Lazio (63) ad una sconfitta pesantissima e immeritata che rischia di compromettere l’intera stagione. Certo ancora una volta l’Inter (52) beneficia di un arbitraggio scandaloso con il pareggio segnato su punizione viziata da un clamoroso fuorigioco degli uomini in barriera ed un rigore inesistente, poi sbagliato da Icardi, che procura l’ingiusta espulsone di Marchetti. Ti piace vincere facile, come diceva il famoso spot televisivo, undici contro nove (ed è la seconda volta in 10 giorni) e un soffio di vento misterioso spinge i nerazzurri, adesso sempre più vicini all’obiettivo Europa League.

Le dirette concorrenti però non ci stanno e fanno bottino pieno. La Sampdoria (54) espugna il campo dell’Udinese con un perentorio 4-1. Soriano è il vero mattatore della serata con due goal e una miriade di palloni sapientemente toccati a favore dei compagni. A completare il festival del goal per i centrocampisti blucerchiati le reti di Acquah e Duncan mentre per i friulani va a segno Di Natale su rigore (e sono 207). Da sottolineare le proteste dei bianconeri, ancora una svolta sfortunati con gli arbitri dopo gli errori contro l’Inter: questa volta per un goal annullato per fuorigioco sull’uno a zero per la Samp. La Fiorentina risponde vincendo ad Empoli una partita bellissima, giocata su ritmi forsennati con i ragazzi di Sarri che recuperano con Saponara il vantaggio iniziale di Ilicic e meriterebbero il vantaggio ma pagano lo scarso peso offensivo e subiscono il micidiale uno/due di Salah e Ilicic e a nulla servono il 3-2 del neo entrato Mchedlidze e l’arrembaggio finale. Grande vittoria per i Viola, che ha sopperito con la tecnica e la velocità dei suoi attaccanti alla grande corsa e forza fisica degli avversari. Nel posticipo del lunedì sera il Genoa (53) travolge il Torino (48) eliminandolo dalla corsa all’Europa: in rete Falque per il Grifone e El Kaddouri per il pareggio granata a mezz’ora dalla fine. Poi negli ultimi venti minuti Costa (due volte), Bertolacci e Pavoletti dilagano e mettono la parola fine alla stagione degli uomini di Ventura.

Nel derby di Verona due a due che lancia Luca Toni (19) verso il titolo di capocannoniere con tre argentini, Tevez (20) Icardi (18) e Higuain (16) a contendere il trono al centravanti gialloblù. Tre giornate alla fine, la lotta per Champions ed Europa League entra nel vivo. Buon campionato a tutti. (Fabio Petulicchio)

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